IN EQUILIBRIO TRA ESSERE E FARE
La straordinaria popolarità acquisita da questa disciplina millenaria sui social, ha contribuito ultimamente a creare una idea di yoga come pratica ginnica di eterna giovinezza, spesso su spiagge favolose.
La straordinaria popolarità acquisita da questa disciplina millenaria sui social, ha contribuito ultimamente a creare una idea di yoga come pratica ginnica di eterna giovinezza, spesso su spiagge favolose.
Sugli effetti psicologici ed emotivi dell’ultimo anno e mezzo di vita “sospesa” a causa della pandemia sono già state scritte molte cose.
Spesso l’animo dei praticanti è combattuto tra il desiderio di padroneggiare la tecnica di asana e quello di coltivare una pratica di libera espressione del corpo attraverso la capacità di lasciare andare e vivere il flusso del movimento.
Nel precedente articolo abbiamo evocato il concetto di sadhana, il percorso nello yoga che coinvolge il praticante lungo tutta una vita con i suoi alti e bassi, con battute d’arresto e passi in avanti, con momenti di scoperta e momenti di sofferenza dinanzi ad ostacoli che qualche volta si presentano sotto forma di infortuni.
L’Ashtanga yoga è una disciplina che facilmente può mettere sotto pressione l’articolazione del ginocchio in quanto le sequenze sono ricche di movimenti in padmasana e di passaggi nei quali l’angolo richiesto al ginocchio può essere particolarmente impegnativo.
In questo articolo cercheremo di rispondere alle richieste fatte da alcuni lettori di trattare l’argomento bandha, uno dei temi chiave nella pratica dell’Ashtanga Yoga.